Natura, stiamo arrivando! Tutti coloro che temevano di dover rinunciare alla bella stagione e alla vita all’aria aperta saranno sicuramente felici di doversi ricredere, visto che anche quest’estate, nonostante il Covid-19 non sia ancora stato del tutto sconfitto, potranno imbracciare zaini e borracce e godere delle meraviglie della natura.
E’ proprio di questo magnifico strumento che oggi vogliamo parlare, la borraccia, immancabile in ogni immersione nella natura, ad oggi il più pratico e funzionale alleato dell’ambiente nella lotta allo spreco e ai rifiuti. Tuttavia, il corretto utilizzo di questo prodigio della tecnologia ambientale appare ancora sconosciuto alla maggior parte del pubblico, che seppur responsabile della sua enorme diffusione, non ne conosce le potenzialità e soprattutto i rischi per la salute per chi ne ignora la doverosa manutenzione.
Un recente sondaggio afferma che se la borraccia era una volta associata solo a campeggiatori ed entusiasti dell’escursionismo, oggi è diventata uno status symboldell’uomo moderno. Tutto ok direte voi. Il problema risiede proprio nella natura di questa evoluzione dato che la sua responsabile sembrerebbe essere la moda piuttosto che una rinnovata ed onesta partecipazione alla salvaguardia ambientale. E’ proprio da questa ambigua percezione che nasce l’ignoranza intorno alla manutenzione delle borracce:
“Il 61,6% degli italiani interpellati da un sondaggio utilizza la borraccia principalmente perché non inquina l’ambiente, anche se di questi l’81,7% lo fa perché considera l’uso “più alla moda” rispetto alle bottigliette in Pet.”
(“La Repubblica”, 03 maggio 2020)
Prosegue Massimiliano Dona, presidente di Unione Nazionale Consumatori, secondo il quale esisterebbe “un problema di consapevolezza dei consumatori sull’utilizzo delle borracce influenzato dal fascino di un oggetto diventato ormai di tendenza”, e 1 italiano su 4 sembra non essere a conoscenza che le borracce necessitino di manutenzione o pulizia particolare.
Alle parole di Dona si associa uno studio pubblicato sul Journal of Excercise Physiology Online, che dopo aver analizzato campioni di 30 bottiglie di persone che si allenavano in palestra ha scoperto che l’83% dei contenitori era contaminato da stafilococchi o E-coli. Appare chiaro dunque che una semplice passata sotto l’acqua corrente non basta. A minacciare la nostra salute e quella della nostra borraccia sono alghe e microorganismi, considerato anche che, forse un po’ paradossalmente, l’acqua e l’umidità sono l’habitat ideale anche per alghe, funghi, muffe, batteri, spore etc…
A questo punto lo scenario potrebbe apparire fin troppo minaccioso, ma non temete: a prescindereche sia in acciaio, vetro o in alluminio, prendersi cura della propria borraccia è semplice, basta un po’ di impegno e costante manutenzione giornaliera.
Le borracce, che devono obbligatoriamente essere a norma CE, nel caso riportino la dicitura “lavabile in lavastoviglie”, saranno sicure e tranquillamente utilizzabili alla fine di un normale carico. Un altro metodo efficace è riempire mezza borraccia con aceto bianco e acqua, lasciare agire la soluzione tutta la notte e poi sciacqua bene il mattino dopo. Lo tesso procedimento è vale con un cucchiaio di bicarbonato invece dell’aceto.
Se la borraccia è in alluminio meglio evitare il bicarbonato e le sostanze acide, che non dovrebbe mai essere usato per pulire pentole o utensili in alluminio. Essendo infatti fortemente alcalino, il bicarbonato reagisce con l’alluminio causandone la perdita di lucentezza e colore. In tutti ogni caso usate uno scovolino per bottiglie sempre e comunque, soprattutto se il collo della borraccia è troppo stretto per raggiungere il fondo e le pareti interne con la spugna.
Difficile? Proprio no.
In conclusione, la possibilità di tornare a vivere la natura ci spinge ad un’ultima riflessione. Dopo mesi di paure a volte ingiustificate, incomprensioni, quarantene ed autocertificazioni le cose stanno finalmente tornando alla “normalità”. Il decreto emanato dal governo italiano lo scorso 18 maggio ha infatti restituito la libertà alla popolazione, e se da un lato la notizia rappresenta un segnale positivo per quel che riguarda la ripartenza del paese, dall’altro è necessario ricordare che la tanto auspicata “normalità” era, in parte, essa stessa il problema.
A questo proposito, per quanto positiva sia la tendenza crescente degli italiani ad utilizzare borracce e contenitori riutilizzabili e non deperibili, la vera opportunità sembra quella di comprendere i nostri errori passati ed il vero potenziale di tutti gli strumenti utili alla salvaguardia ambientale attraverso un responsabile e consapevole utilizzo degli stessi, senza il quale saremmo un giorno costretti a fare nuovamente i conti con le conseguenze della nostra ignoranza.