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Spirulina: un alimento completo, meglio se Biologica e italiana

La spirulina è un superfood che viene dall’acqua. Ce ne parla Gianluca Vitileo, amministratore delegato di Agroiniziative. L’azienda produce spirulina 100% italiana, biologica e certificata.

Che cos’è la spirulina?

La spirulina è un’alga azzurra unicellulare ricca di:

  • proteine di origine vegetale;
  • vitamine (A,B,E,C,K);
  • antiossidanti (selenio, zinco e rame) che lavorano sul piano extracellulare;
  • attivatori di antiossidanti intracellulari (Ficocianina C).

Si tratta di un integratore alimentare naturale utilizzato principalmente come tonico rigenerante (claim riconosciuto da EFSA). È in grado di modulare la risposta immunitaria del nostro organismo.

Ha funzioni antinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali.

Chi dovrebbe assumere la spirulina?

La spirulina è indicata per tutti gli individui, ma ha due interlocutori privilegiati:

  • Gli sportivi. La spirulina infatti possiede proteine nobili fino al 60% del proprio peso, i nove  aminoacidi essenziali, gli Omega 6 antinfiammatori–GLA e moltissimo ferro, tutti elementi di origine vegetale. Quest’ultimo contribuisce all’ossigenazione dei tessuti senza appesantire il fegato.
  • Gli anziani. La spirulina ha un altissimo contenuto di sali minerali. I sali, combinati con le altre sostanze presenti, fungono da vero e proprio  ‘carburante’ per le cellule. Rallentano, inoltre, il processo di invecchiamento del  sistema immunitario.
La spirulina di Agroiniziative nei vari formati.

Si può vivere di acqua e spirulina?

La spirulina nasce spontaneamente in ambienti lacustri in Messico e in Africa. Trattandosi di un alimento estremamente completo, in condizioni di assenza di cibi più sofisticati, serve tutt’ora come nutrimento della popolazione più indigente. Si può infatti vivere di acqua e spirulina.

FAO l’ha definita ‘alimento del futuro’. Le alghe e le microalghe infatti, in caso di carestie e catastrofi ambientali, potrebbero supplire alla necessità di proteine per la sopravvivenza umana. Non è un caso che già oggi, in condizioni estreme come quelle che si trovano nelle missioni spaziali, si utilizza la spirulina come alimento per gli astronauti.

Da quando in Europa è diventata consuetudine assumere spirulina come integratore alimentare?

Alcuni anni fa la spirulina ha fatto il suo ingresso in Europa e in Francia ha trovato la sua culla.

Solamente negli ultimi anni l’Italia ha testimoniato la nascita di qualche azienda produttrice. Fino a una decina di anni fa, infatti, i distributori alimentari semplicemente compravano il prodotto all’estero e lo rivendevano in Italia. Si trattava di un prodotto economicamente conveniente, ma qualitativamente non eccellente.

Oggi, invece, è venuto a crearsi spontaneamente un humus favorevole allo studio e alla coltivazione di questo cianobatterio. Questo perché il consumatore è diventato molto più attento alla qualità dei prodotti e a poco a poco ha iniziato a diffondersi anche un’adeguata informazione sulla spirulina.

Agroiniziative in questo senso sta giocando un ruolo decisivo, in quanto eccellenza italiana mono-prodotto specializzata nella produzione di spirulina biologica, controllata e certificata. L’azienda infatti è totalmente votata allo studio e alla produzione di spirulina.

“Non siamo i primi a parlare di spirulina, questo no, ma siamo coloro che lo fanno in modo più capillare e sistematico. Ad oggi contiamo oltre 450 punti vendita in Italia tra farmacie, erboristerie, centri di medicina estetica e negozi biologici.

La nostra azienda si avvale di una squadra ben coesa di agenti commerciali e informatori medici. Questi ultimi sono molto importanti per noi perché la spirulina, oltre a essere un integratore alimentare, può essere oggetto di prescrizione terapeutica” afferma Gianluca Vitileo.

Utilizzo di led a luce viola per uso alimentare al fine di sopperire ai momenti di minor luce solare.

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Cosa significa coltivare una microalga, come viene prodotta e qual è il suo ciclo?

Gli agronomi di Agroiniziative raccolgono il ceppo in Africa, più specificatamente nel lago Ciad, il settimo lago più grande del mondo,  a ridosso dei confini di Niger, Nigeria, Ciad e Camerun.

Lo portano in Italia e lo mettono a dimora nelle grandi vasche di Agroiniziative nel territorio trevigiano (l’impianto ha sede ad Orsago e a breve sarà operativo un secondo impianto nella stessa provincia) affinché cresca grazie ai processi naturali di fotosintesi.

La spirulina viene così coltivata secondo il metodo che permette di replicare la crescita spontanea.

Una volta che le spire dell’alga raggiungono la dimensione stabilita e quindi sono pronte per la lavorazione, vengono raccolte, setacciate e disidratate.

Vengono successivamente inserite in una trafilatrice, stese su telai e successivamente essiccate con l’ausilio di forni professionali in grado di mantenere i giusti gradi, sia di umidità, sia di temperatura.

Si tratta di un processo lento e graduale che mantiene integre le proprietà nutrizionali della spirulina. Dopodiché si passa al confezionamento direttamente sul luogo di produzione. L’intero processo si consuma nell’arco di una giornata lavorativa, dall’alba al tramonto.

Processo di estrazione dalla vasca su vibrovagli in grado di raccogliere le spire più grandi.

Perché scegliere di acquistare la Spirulina di Agroiniziative?

Perché si tratta di un prodotto italiano, sicuro, certificato e privo di iodio. Affrontiamo le questioni punto per punto:

  1. La spirulina di Agroiniziative è totalmente priva di iodio aggiunto, mentre la spirulina coltivata in Cina, Hawaii o India contiene iodio. Perché? Perché nei suddetti Paesi la coltivazione avviene in serre a cielo aperto.La mancanza di un tetto alle serre, quindi, espone il prodotto alle più diverse contaminazioni (piogge acide, insetti, ecc..) che renderebbero questa biomassa non consumabile in condizioni di sicurezza. Occorre dunque utilizzare un agente debatterizzante. Uno tra i più potenti debatterizzatori in circolo è lo iodio. Ecco perché la spirulina di importazione contiene iodio.
  2. Viene coltivata in serre chiuse e dunque non è necessario ricorrere ad agenti “esterni” per risolvere i problemi di cui sopra.
  3. È biologica con certificazione italiana, e questo è importante in quanto si tratta di un prodotto diverso da quello di importazione. La normativa europea prevede infatti che quando una spirulina extra-europea con un marchio biologico entra in Europa, non si debbano effettuare particolari controlli vigendo una normativa di “accettazione”. Occorre però tenere presente che gli standard nutrizionali extraeuropei sono molto diversi da quelli italiani, così come il range di tollerabilità di tossine e metalli pesanti.
  4. L’apporto nutrizionale della spirulina targata Agroiniziative è garantito. Poiché l’essiccazione avviene sotto i 38° per un tempo prolungato, per circa 5 ore, i nutrienti si mantengono inalterati e la qualità è assicurata. Quindi certificata.
  5. Il processo di produzione della spirulina di Agroiniziative si consuma nell’arco di una giornata lavorativa. Si tratta dunque di un prodotto freschissimo e dalle qualità organolettiche eccellenti: la Spirulina è raccolta, lavorata e confezionata in poche ore.
  6. Agroiniziative produce e commercializza spirulina nei formati granulare, opercoli e spaghetti. La scelta di questi formati risponde alla decisione dell’azienda di non far uso nei propri prodotti di leganti ed eccipienti come il magnesio stearato e il biossido di silicio (nanomateriale). La spirulina di Agroiniziativa è pura al 100%, così come esce dai forni di essiccazione. Questo al fine di garantire massima sicurezza al consumatore.
L’impianto di Agroiniziative ad Orsago.

La coltivazione di Spirulina può essere considerata un’attività sostenibile?

La coltivazione della spirulina portata avanti da Agroiniziative è un’attività sostenibile:

  1. Si tratta di una coltivazione biologica, quindi non avvelena il territorio con pesticidi e fertilizzanti sintetici.
  2. Si effettua in Italia, quindi porta benefici economici al territorio.
  3. Ottimizza le risorse idriche: l’acqua dalla quale viene prelevata la spirulina pronta per essere lavorata viene reintegrata con i sali e riutilizzata per la coltura di nuove spire.
  4. Attraverso la fotosintesi, la spirulina fa bene all’ambiente: sottrae CO2 dall’atmosfera e immette Ossigeno.

Qual è l’impatto della spirulina sulle risorse del Pianeta rispetto all’allevamento animale?

La coltivazione di spirulina è molto meno impattante sul territorio rispetto all’allevamento animale da carne. Prendiamo l’allevamento del manzo, per esempio, e vediamone l’impatto in numeri.

La spirulina

  • richiede 100 volte minor quantità di acqua rispetto all’allevamento del manzo;
  • necessita di un’estensione di superficie 300 volte più piccola;
  • consuma 150 volte meno energia.

 

LA PAROLA A SFUSITALIA

Fino a qualche anno fa la spirulina era appannaggio di distributori che compravano all’estero secondo convenienze economiche. Oggi le cose sono cambiate ed è con orgoglio che Sfusitalia consiglia questo prodotto Made in Italy di altissima qualità, certificato, controllato, amico dell’Ambiente e frutto di una produzione artigianale e non industriale.

La consapevolezza di proporre al mercato un Superfood che fa bene sia all’individuo, sia al Pianeta, è un valore imprescindibile che Sfusitalia condivide con Agroiniziative.

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