I tre pilastri del turismo ecosostenibile sono:
- adottare abitudini rispettose dell’ambiente (ridurre, riutilizzare, riciclare);
- proteggere il patrimonio culturale e naturale (ripristino di edifici storici o salvaguardia di specie in via d’estinzione);
- fornire benefici sociali ed economici alle comunità locali.
Ecco sei modi in cui i viaggiatori possono avere un impatto positivo sul pianeta.
1- Evita l’aereo e prendi il treno
Adotta la nuova tendenza dello “slow travel” effettuando meno tappe e trascorrere più tempo in ciascuna. Viaggiare in treno è un buon modo per farlo, particolarmente se si resta in Europa. Muoversi in treno permette di apprezzare le sottili differenze nel paesaggio che indicano il graduale cambiamento di Paese o regione. L’utilizzo del treno riduce drasticamente la nostra impronta di carbonio (il parametro che viene utilizzato per stimare le emissioni gas serra causate da un prodotto, servizio, organizzazione, evento o da un individuo). Ad esempio, la tratta Milano – Roma comporta un’emissione di CO2 di 14 kg se effettuata in treno, 66kg in auto e ben 94 in aereo.
2- Dona nel modo giusto
Spinti dalle migliori intenzioni, molti viaggiatori portano con se dolci, vestiti usati, libri e matite da distribuire a bambini e agli abitanti dei villaggi dei Paesi in via di sviluppo. Purtroppo questo tipo di donazione ha spesso conseguenze indesiderate. La gelosia e l’estrema necessità possono creare conflitti all’interno delle comunità e incoraggiare una cultura della dipendenza e dell’accattonaggio. In alcune parti dell’Asia, le prime parole inglesi che i bambini imparano sono “Give me money”. È meglio donare – che si tratti di denaro o beni – a programmi di assistenza sociale di organizzazioni locali affidabili o alle ONG internazionali che collaborano con loro.
3- Rifiuta la plastica
Il Great Pacific Garbage Patch, la massa di spazzatura che si estende per migliaia di chilometri nel Pacifico, contiene migliaia di miliardi di bottiglie e sacchetti di plastica usa e getta. Plastica che impiegherà migliaia di anni a decomporsi, provocando nel frattempo un veloce deperimento degli ecosistemi marini.
Portati una borraccia in metallo da ricaricare con acqua e bibite alla spina. Scegli un cocco fresco invece che una bibita in lattina e porta sempre con te una cannuccia lavabile (in bambù o metallo). (NB: L’importante è ricordarsi di chiedere al cameriere di non darci la cannuccia, altrimenti è inutile portarsela!) Scopi tutte le alternative alla plastica monouso qui.
4- Scegli un tour operator locale ed ecofriendly.
Questo suggerimento vale anche per chi viaggia in maniera indipendente. Per tour operator si intendono infatti anche le piccole agenzie locali che organizzano gite in giornata a stampo naturalistico o culturale, come una gita in barca per fare snorkelling o una visita in un villaggio locale. Come valutare se un operatore è ecofriendly? Basta chiedergli quali sono i loro standard ambientali, come l’agenzia si spende per proteggere la flora e la fauna selvatica o per sostenere il patrimonio culturale locale. Anche l’impiego di guide e personale locale è molto importante.
5- Compra dei veri souvenir locali
Comprare souvenir o prodotti tipici è un buon modo di supportare l’economia locale, a patto che si tratti veramente di prodotti locali! Sicuramente i souvenir Made in China sono meno cari, ma spendere qualche euro in più per sostenere gli artigiani del posto può veramente fare la differenza.
6- Non comprare mai oggetti antichi, avorio o souvenir derivati da animali
Comprare antichità è spesso proibito dalla legge. Il turista coscienzioso dovrebbe anche evitare di acquistare souvenir derivati da animali come l’avorio (corna di Rinoceronte), pellame e pellicce, conchiglie, denti di squalo o di animali selveggi. Sebbene non tutti questi prodotti siano illegali, la filiera che va dalla “produzione” alla vendita è spesso frutto di violenze e contrabbando, particolarmente quando si tratta di specie in via di estinzione.